venerdì 29 ottobre 2010

Sisters forever!

Una grande donna, il mio modello da quando ho memoria, colei che mi ha insegnato praticamente tutto e mi ha avviato a sane passioni: e' mia sorella maggiore, ci dividono 6 anni, BallerinZia. Lei andava a danza io andavo a danza, lei leggeva io leggevo. Di solito lei faceva tutto in maniera migliore rispetto a me, balla meglio, legge di più eccetera, ma vabhe. Lei mi leggeva i libri prima di andare a letto, lei faceva la regista e io e la PsicoAmica facevamo le attrici. Ogni vacanza, ogni tot mesi lei metteva in scena un piccolo spettacolino con tanto di costumi e biglietto da pagare, ci faceva imparare a memoria le parti, aiutarla a preparare le scenografie. Lei sopportava le mie scenate (sono stata una persona permalosa e difficile per moooooolto tempo), mi consolava, mi placava, mi "attutiva". Così quando in piena mia età adolescienziale ha lasciato casa per trasferirsi a Milano mi sono sentita abbandonata e tradita e sola e piccola. Poi è tornata e mi ha portato un fratello in regalo (mio cognato) e dopo le paturnie dell'alllontanamento tutto è tornato ad essere bello. Il suo compagno, ora marito, è veramente per me un fratello che non ho avuto, è arrivato in una regione lontana e senza la sua famiglia e noi siamo diventati la sua. Ha aperto una scuola di danza nel nostro paese (mia sorella non mio cognato!) e ci siamo riviste, rivissute, ritrovate. A un tratto io sono diventata più forte, o forse ho visto la sua fragilità che prima non vedevo, l'ho amata ancora di più.
Volevo un bimbo, un nipotino la snervavo e solo dopo (durante la mia ricerca) ho pensato a quanto magari sono stata pesante e rompiballe (ma sono pur sempre la sorella minore!). Quando ho visto il foglio delle betaHCG sono stata felice come fossero mie (anzi di più visto che ancora non mi ero laureata e non avevo uno straccio di lavoro!).
Poi c'è stato il primo aborto, il dolore è stato tremendo per lei e per tutti noi che non eravamo preparati a questa perdita, a questo vuoto, a perdere un figlio che era già tra noi.
Poi è arrivata TalkingE, la nipotina bionda, bella e con gli occhi azzurri che volevo cullare, crescere, coccolare, la luce dei nostri occhi. Mentre mia sorella lavorava io facevo da baby sitter, darei tutto per lei.
Poi siamo rimaste incinte insieme (7 giorni di differenza data parto)...ma è arrivato il secondo aborto e il primo raschiamento...dopo poco il terzo aborto...dopo il quarto e il secondo raschiamento....(c'era una piccola nuova nipotina senza anomalie genetiche già con noi).
TalkingE è diventata una piccola miracolina....io mi sono sentita in colpa...perchè pensavo alla BiBi e pensavo a quanto lei potesse star male vedendo la mia bimba andare avanti, abbiamo pianto, ci siamo abbracciate e io mi sono sentita impotente, vuota, piccola (di nuovo). Non parlavo mai della mia gravidanza se non interpellata...speravo la pancia si vedesse il più tardi possibile per non darle dolore. Lei mi ripeteva che era felice per me e so che era sincera (adora la BiBi).
Siamo, sono entrati nel mondo della poliabortività....e io ho pensato quanto (nella sua atrocità) è meglio avere difficoltà a concepire che perdere i proprio figli, impotenti senza apparente motivo, senza preavviso, senza potere, senza avere possibilità di salvarli. Ha fatto esami su esami, invasivi, non invasivi, molto invasivi....ma non è venuto fuori niente.
Certo c'è mia nipote che li salva, che la tiene a galla e nei ricoveri le dà la forza di fare un sorriso per non farla preoccupare...ma il sogno di avere un altro bambino deve essere abbandonato perchè c'è già lei?? Non lo so, forse riproveranno sapendo che aborto dopo aborto la percentuale di insucesso aumenta e non diminuisce. E' un dolore del corpo e dell'anima che non ho vissuto sulla mia pelle ma che non auguro, che non vorrei lei dovesse rivivere, che vorrei potesse dimenticare presa dai dolore del parto.
Le auguro che possa vivere questo sogno anche se so che un test positivo per lei è una gioia e un dolore, perchè poi cominciano le preoccupazioni, ogni eco è una tortura, l'assenza del battito è un silenzio che nessuno dovrebbe mai ascoltare.

venerdì 22 ottobre 2010

Ansia da amministrazione!

Io odio le cose amministrative della vita...io odio amministrare la mia vita. Non so quando si fa la denuncia dei redditi, non so se devo fare la denuncia dei redditi (sono una libera professionista...azz...credo che la debba fare). Odio pagare le bollette e solo pensare che esistano delle scadenze. Pensare all'IVA (che tra l'altro con il mio regime credo di non avere, ma veramente non lo so!!!) mi fa prendere la tachicardia, pensare di andare dalla commercialista mi fa venire un attacco di diarrea. Ma non è un'avversione normale secondo me, proprio mi prende l'ansia. Quando sono rimasta incinta ho scoperto di non aver mai compilato MAI, dei modelli che dovevano essere fatti ogni anno...se volevo i soldi mi dovevo mettere in paro...li ho compilati alla bell' e meglio e gli sono andati bene...secondo me chi ha valutato il mio fascicolo ha provato pietà di una povera malata mentale. Ho una cartella dove metto le mie cose amministrative....è un caos e dentro ci puoi trovare gli scontrini dei regali di Natale 1999, ma di certo non ci trovi il bollettino dei contributi pagati nel 2010 (e non è che ho chiesto di chissà quale lontano secolo).
Ho una confessione da fare (se non mi sentite più vuol dire che la finanza mi ha portata via) io non pago il bollo dell'auto...e so che devo pagarlo eh, non sono così stordita, ma andare all'ACI per chiedere gli arretrati mi piglia male e rimando....rimando...rimando...rimando...rimando....ok sono 4 anni che rimando...e ormai dovrò chiedere la rateizzazione! Tutto il post è scaturito da due righe che ho letto nel blog di Laura, anzi da una parola ENPAV (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Veterinari, la nostra INPS) e ho cominciato a pensare a immagini apocalittiche, laghi di lava (io odio i laghi di lava...ma è un altro storia), plichi di bollettini da pagare, alberi spazzati via da una bufera, New York sommersa dall'oceano....oddio non sto messa bene!
E questo è un appello...ad un uomo, ad un ragioniere, ad un marito amorevole che non può veder soffrire la sua donna, ad un sistemista eccellente...a te caro Lungo, tu le hai studiate queste cose, tu hai il diploma di ragioneria mica come noi poveri liceali!!!! Salvami dai miei incubi, prendi sulle tue spalle il peso delle mie incompetenze (che tutta la gestione di casa è in mano a lui per fortuna...altrimenti il mutuo sarebbe stato pagato ogni anno bisestile).

 In alternativa si accettano commercialisti e ragionieri volontari per amministrazione povera demente!

martedì 19 ottobre 2010

Della serie meglio tardi che mai!

Causa assenza forzata per numerosi giorni dalla rete e dal mondo...beh e anche causa ignoranza non avevo visto l'iniziativa in ROSA , voglio subito rimediare!
Semplicemente non si può non aderire!
E chiedendo scusa per il ritardo...dò la mia più che sentita adesione all'iniziativa!
Controlliamoci, autopalpiamoci...salviamoci!

martedì 12 ottobre 2010

Si stava meglio quando si stava peggio.

Urla strazianti, capricci infernali, passeggini lanciati per aria, doppie capriole roteanti....una scena di SOS Tata? no, una scena di me e la BiBi in un negozio di vestiti a fare shopping, per lei o per me è indifferente....fino ad oggi.
Dopo aver capito che a metà Ottobre i pantaloni e le maniche a tre quarti non sono il massimo e nemmeno di moda, che rimettere le magliette fino a che lo sporco non  crea dei disegni propri sul capo di abbigliamento e aver capito che un pigiama no, non può diventare una tuta (se mai è l'inverso) perchè non hai più niente da metterle che le stia e non le faccia prendere la polmonite, mi decido a fare giro shopping.
Mi armo di pazienza perchè lei appunto odia lo shopping e mi ritrovo ad arraffare le prime cose che mi passano di fronte, sbagliando la taglia, facendo abbinamenti orrendi e tornando con un'ulcera gastrica dal nervoso.
Parto direzione Zara...cominciamo da lì (il negozio che odia di più per i seguenti motivi: in estate tengono l'aria condizionata a circa 5 gradi facendoti bubbolare e d'inverno la temperatura può raggiungere circa i 50 gradi fancedoti venire le madonne!) lei è seduta nel suo passeggino si guarda intorno, guardo una maglietta, un pantalone (chiaramente l'unica taglia che manca è sempre quella che mi serve ma non mi scoraggio) dopo 5 minuti: "Mamma scende"...ok mi azzardo la faccio scendere. Di solito parte un carosello di magliette spiegate e lanciate per aria, stampelle conficcate nelle orecchie e nei passanti, intere pile di maglioncini scaraventati a kilometri di distanza, fintanto che per il quieto vivere pago in 3 secondi e scappo.
Ma non questa volta, va verso un maglioncino "Cnino (=carino)", "Si BiBi, carino ma non lo prendiamo", verso una giacchetto "Esto? (=questo)" "Anche no....anche se...carino sì"; il tutto con molta delicatezza senza tirare via niente e senza scenate, prende un po' di roba dal passeggino che già avevo scelto, poi comincia a ballare come una matta, poi si va a specchiare davanti a uno specchio, intrattiene un bimbo appollaiato su un carrello della spesa, il tutto senza rompere e rendendosi persino simpatica.
Dopo una quarantina di minuti e dopo averla costretta a provare degli stivaletti (odia pure provarsi le scarpe) si è stancata ed è provata a scappare dietro al bimbo appollaiato sul carrello, ma direi che ci sta.
Compro nell'ordine:
-1 paio di bermuda di simil-velluto
-1 vestito scamiciato senza maniche
-1 vestito scamiciato con maniche
-1 paio di leggins a righine
-2 paia di collant pesanti
-1 maglioncino a manica lunga a righine
-1 magliettina a manica lunga
-1 paio di stivaletti (in foto)

Totale 112,70 euro...media solitamente spesa da Zara 40 euro!
Forse era meglio quando frignava, almeno per il portafoglio (e ma non siamo mai contente!!)!

lunedì 11 ottobre 2010

Let's dance

Ho ricominciato il corso di Hip Hop per adulti.
Evvai.
Allora il tutto è abbastanza comico... siamo donne dai 25 ai 35 anni  la maggior parte non hanno mai ballato, con figli a carico, ma anche no, che lavorano ma anche no, che studiano, ma anche no, sposate, ma anche no.
Un gruppo etereogeneo di femmine che sculettano e sembrano voler prendere parte a un video di 50cent. Le JLo "de noaltri" un po' meno sexy (ma con meno culo anche!) e meno chiccose. Vestite come Jane Fonda che fa aerobica oppure..... come capita.
Siamo buffe, forse goffe, ma ci divertiamo ridiamo, e alla fine facciamo addominali, glutei e saltellamenti vari per metterci la coscienza a posto. Facciamo stretching come se dovessimo entrare alla scala (dite che arrivando a toccarmi il ginocchio abbia qualche chance!!??!)e ondeggiamo come su una nave con mare grosso.
Facciamo saggi ed esibizioni (finora veramente solo una ma vabhe fatemi esagerare) e facciamo la nostra porca figura. Evadiamo dagli uffici dove in pausa pranzo proviamo il balletto della settimana, chiudiamo prima per non arrivare in ritardo che se perdi la spiegazione della settimana poi sai che quel pezzo non ti verrà mai più nemmeno morta. Ci appassioniamo e siamo il gruppo più fico della scuola di danza (appartenente a mia sorella, il che porta il vantaggio che io ci vado pure gratis hihihih)...forse....vabhe le altre sono diciottenni appena sbocciate o sedicenni acerbe....forse non siamo il gruppo più figo...anzi, SI SIAMO IL GRUPPO PIU' FIGO l'ho deciso io!!! E che importa se qualcuno ci chiama il gruppo delle mamme (a dire il vero siamo solo in due ad essere effettivamente mamme), siamo il gruppo delle mamme fighe. E già mi rode che dovrò saltare due giovedì di lezione per due appuntamenti simil - lavorativi (una cena organizzata dal mio capo e un convegno organizzato da una casa farmaceutica) ma mica potevo dire "Scusa ho danza"!

mercoledì 6 ottobre 2010

I nostri sono figli reali.

Credo si siano scritti fiumi, laghi, maree di inchiostro su questo argomento. I nostri figli sono figli reali, i figli sognati, agognati, immaginati restano nei sogni, nelle pance, nell'amnios degli uteri gravidi.
Ce lo ripetono da quando restiamo incinte, da quando abbiamo ovuli più o meno fertili, libri, siti, riviste del settore e non, tutti parlano del fatto che l'idea che abbiamo di nostro figlio può urtare con la realtà.
Ma questo non si materializza nemmeno alla nascita, o meglio per me è andata così. La BiBi era esattamente la figlia sognata, disegnata, ritratta dalla mia mente. Per tutti i primi mesi è restata così, un dolce esserino sconvolto poche volte dalle coliche, che mangiava, dormiva, scagazzava.
Ma i piccoli esserini crescono ed è qui che credo venga fuori lo scontro tra fantasia e realtà. Forse perchè le mie fantasie sulla vita con i miei figli non si concentrava mai su quel limbo che sono i primi mesi, sono belli e brutti allo stesso tempo, indifesi e prepotenti allo stesso tempo, sono bozzoli di persone.
Ma ora a 16 mesi (a dire il vero da un po') le cose stanno cambiando, intravedo la persona che sta diventando, Michelangelo diceva che la scultura è dentro il marmo, compito dello scultore è togliere il marmo in eccesso e portare alla luce la forma.
Dobbiamo educare, aiutare, crescere, ma ci sono tratti distintivi, difetti già insiti dentro di noi. A volte scorgo in lei tratti di me che non mi piacciono e dico non sono riuscita in trenta anni io a migliorarmi, la aiuterò a farlo ma non posso pretenderlo in pochi giorni o poche ore.
Le mie più grandi fantasie erano sulla vita "sociale" con mia figlia, le sere fuori, i viaggi....ma la realtà vince. Perchè se siamo a casa pretendo che la sera alle 21.30 sia già bella addormentata nel suo lettino per avere ancora una vita e poi se usciamo a cena deve stare sveglia, allegra e simpatica fino a mezzanotte...non è realistico dai. Lei è abitudinaria, non ama viaggiare (non ancora) non le interessa quello che interessa me, le piace guardare gli animali e camminare all'aria aperta (questo interessa anche me), quindi ok parchi e natura, ma odia la macchina e i lunghi viaggi.
Così ho cominciato a capirla, a portarla a volte verso di me, ad andare io verso di lei il più delle volte.
Trovare un punto di incontro, trovare un mio (un nostro per la verità) modo di educare, per lei, e per nessun altro.
E' lunatica, come me, ha poca pazienza, come il padre...sicuramente anche questo accostarli a noi li influenza, ma questo siamo, persone prima che genitori. A volte la guardo e mi sembra perfetta, a volte la guardo e mi sembra che io stia sbagliando tutto. Sto cercando il mio modo di tirare fuori il meglio da lei, di e ducere quello che lei ha di buono, bello, intelligente.
Penso agli errori che posso fare, che faccio e spero che non siano grandi errori (ora sta guardando i Teletubbies per darmi tempo di scrivere....ditemi che non ne pagherà le conseguenze!), spero di essere il meglio per lei, perchè lei non mi ha scelto, io non l'ho scelta, ma io la sceglierei ogni ora ogni minuto se potessi...lei mi sceglierebbe come mamma se potesse???
Ogni giorno cerco di impegnarmi affichè la risposta a questa domanda sia affermativa...e non so se ci riesco.

domenica 3 ottobre 2010

Well Done Doc!

Okay sono gasata, galvanizzata, contenta...qualcuno direbbe che "slalo" (ovvero muovo velocemente le ali come una gallinella impazzita dalla felicità!)! Ci sono momenti nel mio lavoro in cui ti esalti, ti senti Dr. House "de noialtri", momenti che ti ripagano dei sacrifici, delle rotture, degli anni a sgobbare.
Il tutto è cominciato 16 giorni fa, vado a prendere un cane a casa, uno schnauzer gigante di 12 anni, decisamente vecchio per la sua razza e per la sua enorme mole...sembra però avere solo delle lesioni cutanee che le danno molto prurito e la rendono bruttina. La ricoveriamo, dopo 3-4 giorni qualcosa non mi convince, comincio a studiare e a consultare tutti i miei tomi "di magia"...scartabello e mi scervello, la mia collega è in ferie, il mio capo questa settimana ha la testa altrove...devo trovare diagnosi e soluzione....tiro fuori due diagnosi non comuni, una più rara dell'altra e io sono orientata verso la più rara... il mio capo non l'ha mai visto nella sua ventennale carriera. Fortunatamente  mi lascia libertà di azione (poi se con questa libertà non ci azzecco o faccio casini so  azzi....ma vabhe), dopo 7 giorni di ricovero decido di fare una biopsia cutanea...scelgo io il punto (che non è semplice per niente), scelgo di farla in anestesia locale per non rischiare un'anestesia generale, faccio io la biopsia....e mi metto in attesa.
Ieri arriva il referto....linfoma cutaneo epiteliotropo...quello che sospettavo....mi sono odiata per aver esultato nel leggere...ci sono solo cure palliative....ma la donna di scienza non ha potuto che gioire.
I libri riportano una media di 7 mesi per arrivare a una diagnosi, noi ci abbiamo messo 7 giorni (vabhe più i tempi di attesa dell'istologico).
Mi sento orgogliosa di me stessa, sono cose che ci vogliono per il morale, per andare avanti. Pochi credevano che avessi ragione, una collega mi ha quasi denigrato mentre ne discutevamo dicendo che il cane aveva la Leishmania (poi mi è presa l'insicurezza e ho fatto tutti gli esami per la Leishmania...che chiaramente non aveva....tiè!!!) e che non riuscivo a vedere le Leishmanie da un vetrino (te credo non c'erano!)..
Insomma sono felice di aver fatto un buon lavoro, di essere riuscita a pensare al di là di quello che vedo tutti i giorni, pensando che le cose poco comuni possano capitare solo agli altri, mi sono sentita brava e ho gongolato. Sono una persona umile per natura e non mi va di prendermi meriti o lodarmi....e imbrodarmi...così al lavoro ho solo esultato un poco....ma....vabhe con qualcuno dovevo pur sbracarmi :) !