martedì 15 febbraio 2011

Lavoro quindi esisto?

Ho sempre avuto un' idea di come avrei  voluto vivere io e crescere i miei figli. Mai questa idea passava per il restare a casa e nemmeno ora ci sta passando, se qualcuno si stesse preoccupando. Avrei voluto trovare il giusto equilibrio, la giusta via di mezzo, lavorare per mia soddisfazione (ok lo faccio anche per mangiare, andare in vacanza e vestrmi, ma sorvoliamo!) ma avere tempo per me, per chi mi sta accanto, per i miei hobby e i miei affetti.
Beh questo equilibrio io ce l'ho, ora!
Lavoro sei ore al giorno, 8.00 - 14.00 oppure 14.00 - 20.00 per 1000 euro circa al mese (tralasciamo che lavoro in nero, non ho le ferie, non ho malattia, non ho materinità, non ho tredicesima, non ho contributi, non ho....punto).
Allora direte voi "Ma che vole questa?!?!", insomma so che c'è chi sta meglio e chi sta peggio, ma la mia ultima riflessione è stata un'altra.
Vorrei sorvolare sul fatto che questo mio pensare è stato scaturito da un bonus produzione di 3000 euro di una mia amica, ma non sarei onesta nè con me nè con nessuno, accettare le mie schifezze è per me essenziale. Comunque, questa mia amica lavora tantissimo, madre di una bimba di quattro mesi più grande della BiBi, ha ricevuto una promozione appena tornata dalla maternità...strano sia successo in Italia ma è così, i miracoli a volte accadono. Questo la porta a lavorare sempre dalla mattina alla sera, più trasferte e lavori a volte nel week end, con la conseguenza che vede la figlia pochissimo e ai limiti della stanchezza possibili.
Ora, non è quello che io voglio, io voglio portare mia figlia al parco, voglio sapere se le sono spuntati i denti, voglio lottare con lei perchè non mi fa fare spesa (a volte anche no eh!), voglio andare in libreria con lei, fare case di Duplo e spaghetti di pongo, voglio trovare il coraggio di fare la pasta di sale (magari il giorno prima che viene la signora a pulire), voglio portarla in bici, voglio vederla sbrodolarsi di gelato, voglio portarla in piscina e dirle che è un pesciolino, voglio vedere Diego con lei e sapere qual'è la sua puntata preferita, voglio satare con lei ecco.
Ma finalmente  arriva il viscido pensiero....quando la BiBi avrà dodici, tredici, quattordici anni e non vorrà più andare al parco o fare case di Lego...sarà comunque contenta di aver fatto questo con me o in fondo si chiederà perchè non guadagno quanto la mamma della sua amica e perchè non avrà motorino, Woolrich, jeans Dolce & Gabbana e borsa Gucci?
Anche il lavoro va coltivato, come i figli, e di certo, pur fermamente  convinta di lavorare, non mi potrò svegliare tra dieci anni e pretendere di fare e di avere.
Facendo la cosa più giusta per mia figlia la starò veramente facendo???
Ecco.....mi ci voleva scrivere perchè ora so che è questo il giusto. Perchè nel frattempo le avrò insegnato che l'affetto è più bello dei luccichini, che la condivisione ci arricchisce  più di un braccialetto di Tiffany, che le risate pagano più di una vacanza a Porto Cervo (magari a venti anni non a tredici!).
E se invece avrò una adolescente che sputa su tutto ciò che non si quantifica in euro...forse era meglio fare il full time!
Che poi lavorativamente parlando tra dieci anni non so nemmeno dove mi vedo...ma questo è un altro post....

giovedì 3 febbraio 2011

E' solo delusione.

E' successo di nuovo....avevo dei propositi buoni, dei propositi di essere più severa e scassaballe, dei proprositi da primo giorno dell'anno e bla bla bla (vi lascio aggiornare qui ). Invece ci sono ricascata, con tutte le scarpe (anzi con tutte le mie mitiche crocs rosse con il pelo con la faccia di Minnie e una ranocchia attaccate sopra), le calze, i pantaloni e ancora di più. Il tirocinante che chiamerò D. è riuscito a farmela come era già successo in passato. L'ho trattato come un amico, come un collega (anche se non ancora laureato), ho messo pazienza e dedizione nel ripetere mille volte le stesse cose, sicura che sarebbero state parole e gesti che non sarebbero caduti nel vuoto. Ho messo da parte il mio essere permalosa quando mi ha dato della "tardona" perchè ho più di 30 anni (32 a Luglio per la precisione)...lui ne ha 26!!!! Ho messo da parte il suo essere adolescente di testa, sfruttando il suo entusiasmo da 15enne, passando sopra al fatto che se a 26 anni sei fidanzato con una di 17 qualcosa sotto c'è!!! Comunque, il caro D. si è assentato dalla clinica per preparare un esame per 15 giorni....lunedì ha dato l'esame e senza passare a dire ne "ciao", "miao", "bau", magari un "grazie", ha chiamato il capo dicendo che non sarebbe più venuto perchè il Prof. con cui prepara la tesi lo vuole interno nel suo istituto.
Ora ci mancherebbe che io dica qualcosa sul fatto che  lui voglia fare la tesi con questo tizio ma....sono matta nell'aspettarmi un saluto, un passare di persona, un sms sul cellulare, un msg su facebook, un segnale di fumo...abita a 5 minuti di macchina dalla clinica non ci voleva un viaggio transoceanico con 15 ore di volo e 6 fusi orari. Tralascio il fatto che già sapeva questa cosa da tempo e l'ha taciuta (lo trovo di uno scorretto unico specialmente quando passi 6 ore di ogni tuo santo giorno insieme ad un'altra persona)....io non capisco niente di persone...perchè ci sono rimasta veramente veramente male, mi sono sentita ferita, svalutata, come se si pensasse solo a quello che si dà (era uno che tendeva a sentirsi molto "utile", quasi fondamentale) e non si pensa a quello che si riceve, alla fatica che costa insegnare, alla generosità che comporta trasferire quel poco che si sà.
Ok l'ho presa decisamente sul personale, ma ci sono cose che mi mandano in bestia e la non lealtà, la poca chiarezza, la mancanza di coraggio nell'affrontare le persone sono tra queste!
Oggi dopo alcuni giorni il mio capo ha chiamato D. per farlo venire e parlarci (non certo per ripigliarcelo ci mancherebbe!)...dice che ha capito di aver sbagliato, che si è comportato male...e bla bla bla, le ho sentite parole vuote per pararsi il culo messo davanti all'evidenza...io ho detto semplicemente che non discuto certo le sue scelte ma che si è comportato come il ragazzino che è e non come l'uomo che dovrebbe essere o che speravo diventasse....
Chiudo qui altrimenti sembra che il mio astio superi la mia ragione, ma è solo delusione.