mercoledì 6 ottobre 2010

I nostri sono figli reali.

Credo si siano scritti fiumi, laghi, maree di inchiostro su questo argomento. I nostri figli sono figli reali, i figli sognati, agognati, immaginati restano nei sogni, nelle pance, nell'amnios degli uteri gravidi.
Ce lo ripetono da quando restiamo incinte, da quando abbiamo ovuli più o meno fertili, libri, siti, riviste del settore e non, tutti parlano del fatto che l'idea che abbiamo di nostro figlio può urtare con la realtà.
Ma questo non si materializza nemmeno alla nascita, o meglio per me è andata così. La BiBi era esattamente la figlia sognata, disegnata, ritratta dalla mia mente. Per tutti i primi mesi è restata così, un dolce esserino sconvolto poche volte dalle coliche, che mangiava, dormiva, scagazzava.
Ma i piccoli esserini crescono ed è qui che credo venga fuori lo scontro tra fantasia e realtà. Forse perchè le mie fantasie sulla vita con i miei figli non si concentrava mai su quel limbo che sono i primi mesi, sono belli e brutti allo stesso tempo, indifesi e prepotenti allo stesso tempo, sono bozzoli di persone.
Ma ora a 16 mesi (a dire il vero da un po') le cose stanno cambiando, intravedo la persona che sta diventando, Michelangelo diceva che la scultura è dentro il marmo, compito dello scultore è togliere il marmo in eccesso e portare alla luce la forma.
Dobbiamo educare, aiutare, crescere, ma ci sono tratti distintivi, difetti già insiti dentro di noi. A volte scorgo in lei tratti di me che non mi piacciono e dico non sono riuscita in trenta anni io a migliorarmi, la aiuterò a farlo ma non posso pretenderlo in pochi giorni o poche ore.
Le mie più grandi fantasie erano sulla vita "sociale" con mia figlia, le sere fuori, i viaggi....ma la realtà vince. Perchè se siamo a casa pretendo che la sera alle 21.30 sia già bella addormentata nel suo lettino per avere ancora una vita e poi se usciamo a cena deve stare sveglia, allegra e simpatica fino a mezzanotte...non è realistico dai. Lei è abitudinaria, non ama viaggiare (non ancora) non le interessa quello che interessa me, le piace guardare gli animali e camminare all'aria aperta (questo interessa anche me), quindi ok parchi e natura, ma odia la macchina e i lunghi viaggi.
Così ho cominciato a capirla, a portarla a volte verso di me, ad andare io verso di lei il più delle volte.
Trovare un punto di incontro, trovare un mio (un nostro per la verità) modo di educare, per lei, e per nessun altro.
E' lunatica, come me, ha poca pazienza, come il padre...sicuramente anche questo accostarli a noi li influenza, ma questo siamo, persone prima che genitori. A volte la guardo e mi sembra perfetta, a volte la guardo e mi sembra che io stia sbagliando tutto. Sto cercando il mio modo di tirare fuori il meglio da lei, di e ducere quello che lei ha di buono, bello, intelligente.
Penso agli errori che posso fare, che faccio e spero che non siano grandi errori (ora sta guardando i Teletubbies per darmi tempo di scrivere....ditemi che non ne pagherà le conseguenze!), spero di essere il meglio per lei, perchè lei non mi ha scelto, io non l'ho scelta, ma io la sceglierei ogni ora ogni minuto se potessi...lei mi sceglierebbe come mamma se potesse???
Ogni giorno cerco di impegnarmi affichè la risposta a questa domanda sia affermativa...e non so se ci riesco.

8 commenti:

  1. Io penso di sì.
    Perché mi sembri una mamma attenta, una di quelle mamme che cerca di capire prima di agire, che la osserva e le va incontro. Hai detto giusto, a volte (anzi, il più delle volte) sognamo come sarà nostro figlio o nostra figlia..e ce lo immaginiamo in un modo che probabilmente non sarà mai.
    E forse anche qui sta il ruolo del genitore, capire che quel figlio non è lui stesso, che è qualcosa d'altro, pur dipendendo da lui e dovendo da lui ricevere MOLTO, tutto ciò che è possibile dargli insomma.
    Gli errori poi sono umani. Da lì si può ripartire e migliorarsi. Se uno non facesse errori o non si desse neanche la possibilità di poterli fare..non si migliorerebbe davvero mai!

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  2. Già...la cosa che si fa fatica ad accettare di un figlio è proprio quando in qualche modo delude le nostre aspettative, e più crescono più succede! E' facile quando si ha a che fare con dei neonati, più difficile rapportarsi con quelle personcine, anche se piccole, che condividono la nostra casa, perchè dobbiamo rispettare le loro idee, i loro modi di fare e di essere anche se sono diversi dai nostri o da come ci aspettavamo!
    Io da piccola mi chiedevo sempre se mia mamma, potendo tornare bambina come me, avrebbe giocato con me, sarebbe stata mia amica, le sarei stata simpatica...lei diceva di sì, ma non so se realmente o per farmi contenta!
    Ci penso anche ora con mia figlia: tornassi bambina giocherei con lei? mi starebbe simpatica? potrei diventare sua amica? Onestamente non riesco a darmi risposta...e la cosa m'inquieta un po'...

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  3. Sono d'accordo con te... e lei ti sceglierebbe altre mille volte, ne sono convinta.
    Però tieni presente che l'età che ha la tua Bibi adesso è quella critica, comincia la fase della presa di coscienza dell'essere un individuo, esterno e diverso dalla madre, quindi la l'impazienza e l'essere lunatici è insita in questa età ed è positiva e non ci vedrei tratti caratteriali ereditati, in questo.

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  4. Bello questo post. Così profonde le tue riflessioni che mi fanno pensare che sei davvero una bella persona ed una brava mamma.
    Anche per quanto mi riguarda l'idea sul figlio che avevo immaginato si scontra spesso con la realtà.
    Avevo immaginato una docile bimbetta, quieta e pacata e invece mi ritrovo una Ciopola molto vivace e volitiva. Cerco nonostante le mie aspettative di andarle incontro, e proprio come fai tu faccio del mio meglio o almeno ci provo non senza dubbi, non senza mettermi in discussione.
    La risposta al tuo interrogativo non è semplice e forse la domanda andrebbe riproposta alla trentenne di domani.
    Posso dire solo che se la domanda me la pongo oggi da figlia mi dico che nonostante tutto sceglieri mia madre come madre. Perchè nonostante il suo carattere, le sue idee, i suoi errori, nonostante tutto mi ha cresciuta con amore.

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  5. cavoli la domanda "mi sceglierebbe" è un bel macigno, ma anche "giocherei con lui se fossi bambina/o" non è male.
    Probabilmente il fatto stesso di porcele ci rende genitori consapevoli e per questo un tantino meritevoli. In sostanza la consapevolezza di dover "tirar fuori" dal blocco di marmo, di dover accompagnare ma non forzare, educare ma non imporre, secondo me è la strada giusta.
    purtroppo non ho riscontri perchè è ancora piccolo, ma questo tipo di educazione è quello che ho ricevuto e io oggi sceglierei mia madre, quindi penso dia buoni frutti!
    un pò autoreferenziale, ma abbiamo altre possibilità?

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  6. @MonnaFlowers:spero veramente di imparare dagli errori, lo spero!!
    @Mammabradipo:è una domanda fichissima che non mi è mai venuta in mente, io con me da piccola non ci avrei giocato...ero una piagnona e un po' despota :( !
    @Micaela: si effettivamente ho paura di dare io questi tratti ereditari dove in verità non esistono.
    @serenamanontroppo:grazie veramente dei complimenti. Tra trentanni il problema è che potrà rispondere :) tremo al pensiero. Ma speriam bene.
    @WonderP: speriamo di essere genitori consapevoli e almeno un ticchio meritevoli :)
    Un abbraccio a tutte

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  7. Ciao, che bello vedere che non sono da sola!
    La mia Puggy, non era "dormi-mangia-scagazza" ma "urla-urla-piangi-piangi-mangia-scagazza" sin dai primissimi giorni!
    Un incubo che ancora continua anche adesso che di anni ne ha 3!
    AVRA' MAI UNA FINE, tutto ciò: mi chiedo molto, ma molto spesso!
    Prima mi dicevano: "vedrai, dopo i 40 gg cambia tutto";
    Passati i 40 giorni: "vedrai, dai 6 mesi in poi, tutta un'altra vita"...
    Dopo i se mesi:"beh, am quando fanno l'anno, allora sì che vedi i cambiamenti!"
    Passato l'anno: "E' ancora piccola, deve crscere, devon oarrivare ai 2 anni 2 anni e 1/2, più o meno quandio diventano autonomi, vedrai che bello, e come cambia lavita!"
    Adesso che di anni ne ha 3: -------------
    Nessuno dice più niente!
    Questo mi preoccupa, perchè significa che forse, NON CAMBIERA' MAI! Monella è, e monella resterà, per SEMPRE!!!!
    Da ieri sera, ha anche iniziato a darmi calci e sberlette, perchè non stavo seduta sul tappeto come voleva lei (cioè a gambe incrociate e non a gambe distese) le ha preso il nervoso, e tra pianti e urla mi ha pure menato! A 18 anni che farà? Inbraccerà un bazooka??? HELP.....
    :O)

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  8. Che bello questo post, bello davvero.
    Non saprei cos'altro aggiungere, perché anch'io quando guardo il mio bimbo di 10 mesi, penso alla persona che è e che sarà. A come io lo debba aiutare ed educare. Alla paura che ho di sbagliare tutto, di rovinare. Al fatto che molto spesso è questione di incontri, di compromessi, di trovarsi a metà strada, di mettersi nei suoi panni per amarlo più che si può...

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