giovedì 29 settembre 2011

Sto per esplodere (o implodere)!

Ho troppe cose in testa....e non riesco a tenerle tutte...sono  così incasinata, così amareggiata, così sfibrata!
Delle mie amiche hanno detto che Leopardi era un 'ottimista rispetto a me...per rendere l'idea.
Il problema principale è......rullo di tamburi.....IL LAVORO....chiaramente.
La mia collega non rientrerà dalla maternità....la sua sostituta ha vinto un concorso (ok non l'ha vinto...ha avuto un calcio in culo strepitoso, megagalattico, stratosferico, che tutta al rete lo sappia che non entra per meriti ...eh si rosico!) all'università ed entrerà come ricercatrice.
Insomma la vita di tutti evolve da quel buco dove stagno e io....io non ho più voglia di lavorare lì, ogni mattina mi alzo e butto giù un groppo in gola per andare, devo fare sempre tutto io, il mio capo non sembra capire che l'attività è sua e continua a chiedermi maggiore impegno per superare il momento di riorganizzazione...e io che penso di andare a fare la donna delle pulizie tutti i giorni, per decomprimermi, per non avere responsabilità (almeno non sulla vita di esseri viventi!), di poter stare sabato e domenica a casa, di poter spegnere il cellulare di notte senza sentirlo suonare alle 5 del mattino.
Sto cominciando a odiare il mio lavoro e non va bene. Butterò tutto, butterò una laurea con lode, butterò anni di impegno e sacrifici, voglio buttare tutto!
Sto vomitando parole perchè non so come altro fare!
Un pensiero che mi tiene a galla....provare ad avere un altro bimbo/a....non è il momento...non lo è...ma come posso pensare di sacrificare la mia vita per un posto di lavoro che odio...non sarà mai il momento...devo fregarmene...l'unica cosa di cui sono certa...è la mia famiglia,  la mia àncora di salvezza, la mia scialuppa, la mia oasi.

Ma sono vigliacca, sono una perdente....non ho le palle per fare niente....penso alla crisi...che troverò mai ora che non si assume niente e nessuno...rimarrò a casa a fare la muffa e diventerò ancora più incazzata con me stessa. Allora ingoglio amarezza, ingoglio lacrime, ingoglio orgloglio tutti i giorni fino al sorriso (o alla crisi isterica) di mia figlia che mi accoglie al ritorno.
Sono indecisa se rileggere.....ho scritto così velocemente...e forse vorrei dire tanto, vorrei dire altro...che qui nessuno sembra capire....o forse io non so parlare....vorrei parlare...vorrei parlare con la mia migliore amica...ma lei ha i suoi problemi...e ascolta i problemi degli altri per lavoro e.....così sto zitta...o meglio ho provato....ma non riesco....no riesco a fare niente.

2 commenti:

  1. Maledetto lavoro, è sempre lui che ci rovina. Ti capisco bene, è difficile alzarsi la mattina se hai perso la grinta. Ho vissuto anche io periodi come i tuoi e mi sentivo senza via d'uscita, perchè non avevo ancora figli, sapevo che prima o poi ne avrei voluti e cercare altrove mi sembrava impossibile, vista l'età e la "fertilità"... Avevo anche preso in considerazione l'idea di fare subito un figlio, poi però ho riflettuto a lungo, non mi sembrava giusto verso il nascituro. Sono andata innanzitutto a parlare (più di una volta in verità!) con il capo e non ottenendo nulla ho serenamente cercato altrove. Quando ho presentato le dimissioni hanno pure fatto la faccia stupita e piuttosto risentita (quasi zero preavviso, perchè per risparmiare avevo un livello bassissimo). Io me ne sono andata sicura di aver giocato prima tutte le mie carte, in trasparenza.
    In bocca al lupo di cuore!

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  2. Oggi ci riprovo, ieri blogger ha bloccato i miei tentativi di commento per ben due volte...volevo esprimerti la mia solidarietà e spingerti a cercare un'alternativa a questa situazione che ti fa stare male. Lo devi a te stessa, alla tua famiglia, ai sacrifici fatti. E' vero il momento non è facile, ma in ballo ci sono il tuo futuro e le tue aspirazioni. Un abbraccio forte e in bocca al lupo!

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