Mi riprometto sempre di parlare dei lati belli del mio lavoro...ma quelli brutti lasciano senza dubbio di più il segno. La vita è morte, la morte è vita. Stanotte si è addormentato per sempre il piccolo rompiballe Sansone, detto da me Sansonite, perchè pur essendo un bassotto sembra una valigia, vi giuro non ha girovita, del resto pesa 12 kg e vi assicuro che sono troppi! Non riesco ancora a parlare al passato di lui, è troppo vicina la sua scomparsa. Sansone sta male da circa 15 giorni, inizialmente la situazione sembra abbastanza semplice, è un mangiatore di schifezze cronico, un po' di vomito e diarrea che sembrano di semplice risoluzione. Poi scompriamo che un pezzo di plastica che ha ingerito gli ha perforato l'intestino, viene subito operato, una porzione di tenue viene rimosso, lui si riprende subito, rimangia, è allegro, fa cacchina...ma in quarta giornata la complicazione più temuta dell'intervento si presenta, una parte dell'intestino di Sansone non riceve sufficiente sangue, va in ischemia...tentiamo un altro intervento...ancora intestino tolto...lavaggi, antibiotico endovena...si sveglia, ma la peritonite procede, setticemia..stanotte si spegne.
Quando è in preda ai dolori può tranquillamente staccarti un dito, ma poi ti guarda con i suoi occhietti marroni, asciutti e gli perdoni tutto.
Sansone ha dei proprietari amorevoli, persone semplici...persone meravigliose, non hanno versato una lacrima mentre morivano dentro.
Sansone non molla un attimo la sua umana mamma, la plastica che lo ha distrutto era un pezzo di rocchetto di filo, lei è una sarta; un passo lei, un passo lui. Lei lavora, lui dorme vicino alla cucitrice.
Ho assistito impotente alla sua scomparsa, la signora mi ha ringraziato, non so bene di cosa, non ho potuto far altro che stargli vicino, forse mi ha ringraziato di questo.
Il marito è di quelli che fanno la scorza dura, mentre dentro sono liquidi.
Abbiamo passato tante ore insieme vicino alla flebo di Sansone, il figlio abita sopra di loro, la figlia fa la sarta con la madre, il nipote ha 5 anni, diventi parte della loro famiglia, Sansone diventa un po' il tuo cane. L'altra sera mi hanno chiamato per sapere che taglia porto, ieri mi hanno regalato una camicia...e oggi la mia chiamata è stata portatrice di morte.
Con chi starà adesso Sansone e soprattutto con chi starà la mia cara Signora, chi dormirà in quel cestino vicino alla sua seggiola, quante lacrime ci saranno ancora da versare prima di riuscire a ricordare solo il bello, le feste, la codina a spazzola, la panza che struscia sul gradino?
Poi devi continuare, non si può piangere davanti ai proprietari, devi staccarti da tutto e passare al prossimo caso, perchè è anche questo il mio lavoro, distacco ed empatia in giuste dosi. Un giorno un proprietario mi disse "Dottoressa mi sa che si deve far crescere un po' di pelo sul cuore", piangevo, cercando di non farmi vedere, mentre addormentavo il povero Bruto.
Ho acquistato un po' di cinismo...un po' verso una lacrima solitaria voltata verso la finestra.
Sansonite spero tu sia stato bene con me, i tuoi cari non ti scorderanno tanto facilmente!
Il mio cane,un pastore tedesco MERAVIGLIOSO di 10 anni, è morto quest'anno a giugno..
RispondiEliminaLa cosa più brutta, tra le altre, è che non so perché è morto. Che cavolo aveva. Questo mi tormenta, non mi da pace e non mi fa accettare la cosa. Ma allo stesso tempo ancora non riesco ancora a parlarne per approfondire.
E inevitabilmente ora sto piangendo, come quando incontro per strada uno che gli somiglia.
:)
Con il passare del tempo il dolore si affievolisce...mi spiace molto per il tuo povero amico!Un abbraccio
RispondiEliminaLa vita con i pelosi è purtroppo così: breve e intensissima. Il Pel ci ha mangiato mobili, pisciato ovunque, riempie la casa con la sua puzza, ma E' IL PEL! Lo amiamo e ora vedere che gioca con il nuovo arrivato "umano" con una dolcezza e delicatezza che con noi non ha mai avuto, beh, riempie il cuore!
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